S.E.L.VA. è l’acronimo di Situazione Educativa Libertaria VAlcamonica.
Nell'educazione libertaria l'accompagnatore* è colui che fornisce situazioni in cui crescere, situazioni dove sia più importante il processo di scoperta
rispetto alla nozione, il confronto quotidiano rispetto a regole sociali prestabilite. Situazione autogestita per i bambini e per gli adulti che ne fanno parte. Viviamo in una società poco
incline alla cooperazione e all'autenticità, da cui assorbiamo, tra l'altro, comportamenti ed atteggiamenti mentali e relazionali: è la situazione di reale autogestione con un fine comune che ci
“autoeduca”.
Selva, di profumi e di pensieri. Selva, di incontri magici. Selva, di paura e di gioia. Selva, di silenzio e di risa. Selva-selvatica-selvaggiamente-libera-e-felice.
*: come in molte altre realtà libertarie al termine "maestro/a" preferiamo usare accompagnatore. A SELVA il percorso non è prestabilito dall’adulto, ma è
inventato da bambini e bambine che gli adulti accompagnano.
SELVA è un progetto autogestito di educazione libertaria.
Nella struttura presso il parco del Cristo Re di Bienno, i bambini (di età compresa fra i 3 e 13 anni) passano le loro giornate dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16, a meno che: A. decidano insieme ai genitori di fare altro (la frequenza non è mai obbligatoria); B. decidiamo insieme di andare in gita, cosa che facciamo piuttosto spesso.
Si potrebbe anche chiamarla scuola. La parola scuola proviene dal greco σχολή (scholè) e significa ozio, nel senso latino del termine (otium): tempo da dedicare al libero e piacevole uso delle proprie forze, agli interessi personali al di fuori di obblighi e faccende.
Si può chiamarla scuola, ma sia chiaro che SELVA ha ben poco a che fare con la scuola dell'immaginario comune. Tutta un'altra storia.